Sabato, 27 aprile 2024

I verdi liberali sostengono pienamente la Legge sull’elettricità

«La Legge sull’elettricità è un’opportunità enorme per rafforzare sia la sicurezza dell’approvvigionamento energtico sia la protezione del clima», ha sottolineato il Presidente Jürg Grossen. All’assemblea dei delegati verdi liberali svoltasi a Bienne è stata raccomandata in maniera unanime l’accettazione della Legge sull’elettricità. Sono state invece bocciate le iniziative sulla sanità (iniziativa sui premi e iniziativa “Per un freno ai costi”) così come l’iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica». Infine i delegati hanno eletto le Consigliere nazionali Katja Christ e Céline Weber alla vicepresidenza.

La Legge sull’Elettricità è un passo importante per l’attuazione della strategia energetica verde liberale. L’efficienza energetica verrà migliorata con i giusti incentivi, ed è previsto un importante sviluppo delle energie rinnovabili e un rafforzamento della capacità di stoccaggio. In questo modo miglioriamo la resilienza del sistema energetico elvetico e rafforziamo il nostro potere negoziale nei confronti dell’UE riguardo all’Accordo sull’elettricità. L’economia e tutte le consumatrici e i consumatori beneficiano di una maggiore stabilità dei prezzi, mentre viene garantita una protezione della natura e del paesaggio. I delegati verdi liberali raccomandano con convinzione di approvare questa Legge (137 voti a favore, 0 voti contrari e 0 astensioni).

 

Le soluzioni verdi liberali per un miglior sistema sanitario 

I delegati riuniti a Bienne hanno anche discusso la strategia verde liberale per un migliore sistema sanitario. Le 7 misure presentate si basano sul principio di un riorientamento delle cure che mettano al centro la persona e tengano in considerazione l’intero percorso delle cure a cominciare dalla prevenzione. Il sistema deve passare dai pagamenti basati sulla quantità a un meccanismo incentrato sulla qualità, per evitare falsi incentivi e utilizzare al meglio le sinergie e il potenziale socio-economico. L'introduzione sistematica delle regioni sanitarie, che già oggi sono una realtà, consente di migliorare le cure ed evitare la sovraccapacità. Lo sviluppo della cartella informatizzata è fondamentale per facilitare il coordinamento tra gli operatori sanitari ed evitare gli errori causati da eccessive prestazioni. Adeguare le competenze decisionali tra le diverse figure del personale sanitario, come ad esempio nelle cure infermieristiche, e implementare un sistema armonizzato per la riduzione dei premi sono altri due fattori chiave che serviranno per superare le attuali sfide del sistema sanitario come l’invecchiamento demografico. Infine occorre una stretta collaborazione con l’UE per garantire un approvvigionamento sicuro di medicamenti. 

 

No all’inefficiente iniziativa «Per un freno ai costi»

«Fissare un tetto ai costi senza avere alcuna soluzione per una sanità più efficiente non dovrebbe essere iscritto nella Costituzione federale», afferma Melanie Mettler, vicepresidente e membro della CSSS-N. Nessuno mette in dubbio che vi sia una problematica dovuta all’aumento dei costi della salute. Il testo dell’iniziativa però non dice nulla su come questi costi potrebbero essere ridotti. Con l’accettazione dell’iniziativa quindi non faremmo alcun passo in avanti. L’iniziativa prevede un rigido meccanismo che si focalizza unicamente sui costi e che vincola la spesa sanitaria all’andamento della congiuntura economica senza considerare i bisogni sanitari. Il controprogetto indiretto del Parlamento ha invece il supporto del PVL. Questo progetto, al contrario dell’iniziativa, permetterà al Consiglio federale di fissare degli obiettivi di costo e di qualità ogni quattro anni con la possibilità di adattare la struttura delle tariffe laddove queste non sono più adeguate. I delegati raccomandano quindi di bocciare l’iniziativa con 3 voti a favore, 124 voti contrari e 4 astensioni.

 

No all'inganno dell’iniziativa sui premi

I premi dell'assicurazione sanitaria rappresentano un onere crescente per una parte delle famiglie. Tuttavia, il problema centrale è la mancanza di armonizzazione in alcuni cantoni, che negli ultimi anni hanno risanato le casse cantonali a scapito della riduzione dei premi. Rovesciare la responsabilità dei costi dai cantoni alla Confederazione non è opportuno. I cantoni hanno delle responsabilità e giocano un ruolo centrale nell'organizzazione del sistema sanitario e nel controllo dei costi. Trasferire questa responsabilità alla Confederazione indebolirebbe la consapevolezza dei costi da parte dei cantoni. L’iniziativa è eccessivamente costosa e collegando i premi al reddito disponibile si agisce nel posto sbagliato secondo l'Ufficio Federale di Statistica. Il controprogetto indiretto elaborato dal Parlamento è sostenuto dai Verdi liberali. I delegati si sono chiaramente espressi contro questa iniziativa con 7 voti a favore, 127 contrari e 3 astensioni.

 

No alla pericolosa iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica» 

Il punto centrale dell'iniziativa, ovvero l'integrità fisica, è già sancito dalla Costituzione come diritto fondamentale. Già oggi, nessuno può essere vaccinato senza dare il proprio consenso. Inoltre, le conseguenze dell'iniziativa per il lavoro della polizia e della magistratura non sono chiare e probabilmente renderebbero impossibili i compiti dello Stato in molte aree. Le delegate e i delegati hanno raccomandato di bocciare l'iniziativa in maniera unanime con un'astensione.

 

Céline Weber e Katja Christ elette nuove vicepresidenti 

Le delegate e i delegati hanno infine eletto l’ufficio presidenziale. Il presidente Jürg Grossen e la vicepresidente Melanie Mettler sono stati rieletti. Céline Weber, consigliera nazionale vodese e membro della CSEC-N e Katja Christ, consigliera nazionale basilese e membro della CSEC-N, sono state elette all'unanimità come nuove vicepresidenti. L’assemblea ha ringraziato il precedente vicepresidente ed ex consigliere nazionale ginevrino Michel Matter per il suo lavoro e impegno.