Domenica, 24 settembre 2017

Ora occorre la disponibilità al compromesso da parte di tutti

I Verdi liberali deplorano il rifiuto della riforma della previdenza per la vecchiaia 2020. In questo modo i redditi bassi e il lavoro a tempo parziale non saranno assicurati meglio e la ridistribuzione dai giovani agli anziani presso le Casse pensioni resterà invariata. È ora necessario attuare al più presto la prossima riforma, ciò che richiede la disponibilità al compromesso da parte di tutti. La chiara accettazione del controprogetto all’iniziativa per la sicurezza alimentare conferma il processo di riforma intrapreso per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e orientata al mercato.

Con il NO odierno alla previdenza per la vecchiaia le riforme importanti restano lettera morta. La riduzione del tasso di conversione minimo, la flessibilizzazione e l’armonizzazione dell’età pensionabile, nonché la riduzione della deduzione di coordinamento sono e restano elementi fondamentali e indispensabili. Il NO odierno è il risultato dell’indisponibilità al compromesso del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. I Verdi liberali avevano proposto dei percorsi intermedi, ma senza successo: ad esempio i 70 franchi in più di AVS avrebbero dovuto essere versati in modo adeguato al singolo fabbisogno e non a innaffiatoio a tutti i nuovi pensionati. “Ora bisogna attuare al più presto una nuova riforma. Per non ritrovarsi ancora una volta davanti a un mucchio di cocci, è indispensabile la disponibilità al compromesso da parte di tutti. Tutto il resto è irresponsabile nei confronti dei giovani e delle future generazioni”, ha dichiarato il Consigliere nazionale Thomas Weibel.

Un chiaro impegno a favore delle relazioni commerciali e dell’ecologia
La netta accettazione del controprogetto all’iniziativa per la sicurezza alimentare non apporta un grande valore aggiunto, ma conferma la politica agricola 2014-2017. “Il SÌ di oggi sostiene dunque un’agricoltura orientata al mercato. A questo va aggiunto un chiaro impegno a favore delle nostre relazioni commerciali, nonché a favore di una produzione e di una pianificazione territoriale sostenibile”, ha dichiarato Kathrin Bertschy.