Sabato, 27 gennaio 2018

I Verdi Liberali respingono la “No Billag” e chiedono una svolta alle Associazioni di Commercio e di Industria

“I vertici dell’Associazione Svizzera di Commercio e Industria portano avanti una politica conservativa su tematiche secondarie invece di concentrarsi sulle vere esigenze delle PMI. Le Aziende svizzere necessitano di un accesso sicuro ai Mercati Internazionali e non di una campagna No Billag distruttiva”, ha affermato Jürg Grossen, Presidente del partito e imprenditore durante l’odierna assemblea dei delegati a Basilea. Grossen ha inoltre invitato tutte le imprenditrici e gli imprenditori ad impegnarsi in seno alle associazioni di commercio locali, per una politica economica ed una politica delle PMI connessa a livello internazionale e corretta dal punto di vista generazionale. I delegati si sono inoltre espressi chiaramente contro la No Billag e l’iniziativa Moneta Intera. Sul nuovo assetto finanziario è stato indiscusso.

Con 6 voti per il Sì, 113 No e 8 astenuti i delegati si sono chiaramente espressi contrari all’iniziativa No Billag. “Esiste sicuramente la necessità di una riforma del panorama mediatico svizzero, rigettiamo però con fermezza una trasformazione radicale attraverso l’iniziativa No Billag. I Media, cosi come anche la diversità di opinione del nostro paese subirebbero gravi conseguenze”, sottolinea il Presidente, Jürg Grossen.

 

Iniziativa Moneta Intera
Dopo una discussione contraddittoria tra Kathrin Bertschy e Martin Alder del Comitato di iniziativa, i verdi liberali hanno deciso con 94 voti contro 5 voti a favore e 15 astenuti di respingere l'iniziativa Moneta Intera. "L’Iniziativa Moneta Intera è un esperimento ad alto rischio con gravi effetti collaterali sulle nostre istituzioni. La Banca nazionale sarebbe politicizzata e non sarebbe più in grado di garantire la stabilità dei prezzi ", ha dichiarato la vicepresidente Kathrin Bertschy.

Nuovo Ordine Finanziario Indiscusso
Infine, i verdi liberali affermano con 83 voti per 2 voti contrari a un'astensione chiaro sì al nuovo ordine finanziario. "Il disegno di legge è completamente indiscusso perché il funzionamento del nostro stato dipende da esso", sottolinea la vicepresidente Kathrin Bertschy.