Giovedì, 23 maggio 2024

Sul pedaggio è mancato il coraggio

I Verdi liberali criticano la scelta del Consiglio federale di escludere l'idea per i valichi del San Gottardo e del San Bernardino.

Come partito dei Verdi Liberali, siamo profondamente delusi dalla decisione del Consiglio Federale di accantonare l'idea di introdurre un pedaggio stradale ai valichi del San Gottardo e San Bernardino. La risposta al postulato Stadler, firmato anche dalla Verde Liberale Corina Gredig, rappresenta un mancato coraggio politico nel prendere misure concrete per migliorare la viabilità e affrontare le sfide del traffico nelle regioni alpine.

 

Il Consiglio federale sembra condividere la valutazione dello studio preliminare USTRA, il quale suggerisce che l'applicazione di un pedaggio contribuirebbe effettivamente al miglioramento della viabilità. Tuttavia, ciò che sembra essere trascurato è il beneficio a lungo termine che un sistema di pedaggio potrebbe portare. Non solo potrebbe incentivare l'uso di mezzi di trasporto più sostenibili, ma potrebbe anche generare entrate utili per finanziare progetti infrastrutturali e servizi di trasporto pubblico nella regione.

 

La preoccupazione del Cantone Ticino di essere l'unica regione della Svizzera senza un collegamento stradale gratuito tutto l'anno è comprensibile, ma non dovrebbe essere un motivo sufficiente per scartare un'opportunità che potrebbe portare a miglioramenti significativi nella gestione del traffico e nell'efficienza del trasporto. Invece di enfatizzare le potenziali penalizzazioni turistiche, dovremmo concentrarci sulle soluzioni innovative che potrebbero essere implementate per mitigare tali impatti negativi.

 

L'argomento riguardante il principio di utilizzazione delle strade pubbliche esente da tasse, come sancito nell'articolo 82 della Costituzione federale, è importante, ma, visto che l’articolo stesso prevede eccezioni, dovrebbe essere valutato alla luce delle sfide attuali legate al traffico e alla congestione stradale. Modifiche legislative possono essere considerate quando è necessario bilanciare gli interessi pubblici con l'esigenza di sviluppare politiche più sostenibili e efficaci per la gestione del traffico. Con le nuove tecnologie sono inoltre applicabili sistemi che permettono facilmente agevolazioni per i veicoli ticinesi.

 

Inoltre, il rifiuto del Consiglio federale di considerare l'applicazione selettiva del pedaggio solo sui valichi alpini è discutibile. È evidente che le regioni alpine sono particolarmente sensibili alle problematiche del traffico, e pertanto dovrebbero essere prese in considerazione soluzioni mirate per affrontare tali sfide specifiche.

 

Infine, accantonare completamente l'ipotesi senza esplorare adeguatamente le potenzialità e le implicazioni di tale misura rappresenta un approccio conservatore che non tiene conto delle necessità di mobilità sostenibile e della necessità di affrontare le sfide attuali e future del traffico. In particolare in vista dell’apertura del secondo tunnel autostradale, il rischio che i chilometri di colonna si spostino altrove, ad esempio nel già congestionato Mendrisiotto, é elevatissimo!

 

In conclusione, come partito dei Verdi Liberali Ticino, crediamo che il pedaggio stradale potrebbe portare a benefici significativi per la viabilità e la sostenibilità del trasporto, e siamo delusi dalla mancanza di volontà politica e coraggio da parte del Consiglio Federale nel prendere decisioni proattive per affrontare queste sfide.