Il Consigliere nazionale Jürg Grossen si è così espresso: “È urgentemente necessario discutere a fondo del servizio pub-blico radiotelevisivo. I media rivestiranno anche in futuro un ruolo importante per quel che riguarda la coesione culturale e politica del nostro paese e l’informazione della popolazione. L’articolo della Costituzione oggi in vigore si concentra esclu-sivamente su radio e televisione e non tiene quindi sufficientemente conto dei media digitali. Solo una definizione del ser-vizio pubblico radiotelevisivo che non dipenda dal canale mediatico utilizzato nonché il riconoscimento della sussidiarietà permettono di offrire ai media privati e a SSR delle condizioni quadro eque e all’altezza delle sfide future.”
I Verdi liberali richiedono una discussione approfondita sul servizio pubblico radiotelevisivo e sul mandato costituzionale
Già in occasione della votazione popolare sulla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) i Verdi liberali hanno auspicato che si discutesse a fondo sul servizio pubblico radiotelevisivo. Mercoledì i Verdi liberali sosterranno quindi la mozione che richiede che tutti gli interventi parlamentari pendenti che riguardano il settore radiotelevisi-vo vengano affrontati nel rapporto del Consiglio federale annunciato per metà 2016. Il rapporto della Commissione federale dei media (COFEM), pubblicato nel frattempo, non è sufficiente per una discussione approfondita. Esso giustifica ulteriormente lo status quo e richiede inoltre un aumento dell’onere burocratico. Secondo i Verdi liberali è necessario prendere in considerazione una revisione della Costituzione, così come il Consigliere nazionale Jürg Grossen lo richiede in una sua mozione1. L’attuale articolo della Costituzione si concentra esclusivamente su radio e televisione, ciò che nell’era dei media digitali non è più al passo coi tempi, e tiene inoltre troppo poco con-to dei fornitori privati.