Venerdì, 23 agosto 2024

Richiesta di rinnovamento nella Giustizia Ticinese: il PVL chiede un passo indietro dei Giudici del Tribunale Penale Cantonale (TPC)

È con sconcerto e con profonda amarezza che i Verdi Liberali prendono atto di quanto sta accadendo all’interno del Tribunale Penale Cantonale e del comportamento di almeno alcuni degli attuali Giudici che lo compongono. Comportamento che, a mente del PVL, non può e non deve essere venduto come “poco ortodosso”, trattandosi - in parte - di atti penalmente rilevanti che hanno portato a dover nominare un Procuratore straordinario attivo, addirittura, in un altro Cantone.

Lungi dal voler giudicare, commentare, criticare o semplicemente filosofare su quanto accaduto, il PVL non può esimersi dall’evidenziare come, in questi ultimi anni, politica e magistratura non abbiano sempre reso onore al loro mandato: in particolare fare gli interessi dei cittadini di questo cantone e (chiamare ad) applicare la giustizia con serietà, onore, rispetto ed equità.

 

A salvaguardia della credibilità e dell’immagine della Giustizia penale di questo Cantone, il PVL ritiene che sarebbe opportuno, a questo punto, che a prescindere da eventuali colpe e/o responsabilità (penali e non), tutti i Giudici del Tribunale Penale Cantonale facciano un passo indietro e vengano immediatamente sostituiti (magari anche dai colleghi di altre Camere), quanto meno nei processi che non sono già stati agendati.

 

Difficile credere che i ticinesi riconoscano, ora come ora, l’autorità di taluni personaggi e non condannino determinati comportamenti. Non avendo però in questo caso il popolo voce in capitolo, bisogna che si agisca in fretta e nel solo interesse di quest’ultimo e delle istituzioni e non certo delle persone che - lo si ricorda e lo si sottolinea - le rappresentano (e mai dovrebbero incarnarle).

 

Possibile che siano solo prelati e presunti malversatori a venir sollevati dai propri incarichi? È ora di fare pulizia e ridare lustro e credibilità alla Giustizia di questo Cantone.

 

Il PVL auspica che si agisca il più celermente possibile e nel solo interesse della cittadinanza ed è pronto, come già avvenuto per le questioni legate alle nomine dei Magistrati, a intervenire in Gran Consiglio, se necessario, con tutti i mezzi idonei, al fine di modificare eventuali leggi o crearne ad hoc onde evitare il ripetersi di così spiacevoli situazioni.