In parallelo, la comunità internazionale deve lavorare rapidamente a una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto. Oltre alle sanzioni, la Svizzera può ugualmente agire per vie diplomatiche, in particolari quelle dell’OSCE e deve essere pronta a fornire aiuti umanitari. Il Ticino si è dimostrato generoso sin dai primi giorni del conflitto, ospitando centinaia di rifugiati di guerra e fornendo loro il supporto necessario. Nel contesto della soluzione politica del conflitto, la Conferenza sulla riforma dell'Ucraina (UCR22) poi denominata Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, rientra negli strumenti necessari a trovare le strategie che permetteranno all'Ucraina di ripartire una volta che il conflitto sarà terminato, un ruolo importante per Lugano, il Ticino e la Svizzera che va affrontato con impegno e rispetto di un paese in guerra da oltre quattro mesi.
I verdi liberali del Ticino sono favorevoli ai lavori che si svolgeranno dal 4 al 5 Luglio, ben consapevoli che la pace è lontana, le discussioni costruttive permetteranno di preparare le basi del lungo e difficile percorso di ripartenza per un paese travolto dalla guerra il 24 febbraio 2022. Siamo infine convinti che le autorità sapranno diminuire al minimo i disagi per i cittadini di Lugano che dovranno vivere alcuni giorni di inconvenienti, per una conferenza di rilievo internazionale come la Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina 2022.