Mercoledì, 15 giugno 2022

Riforma LPP: meglio tardi che mai

Oggi si è osservato a una dimostrazione di incapacità da parte del Parlamento che non è ancora riuscito a elaborare una riforma della LPP in grado di ottenere il sostegno della maggioranza. I verdi liberali prendono atto con disappunto della decisione odierna del Consiglio degli Stati di rinviare la proposta alla Commissione. La riforma della previdenza professionale è una delle maggiori preoccupazioni degli svizzeri, soprattutto delle generazioni più giovani. "Il Consiglio degli Stati non ha voluto lasciare ai consiglieri nazionali la possibilità di prendere in mano la situazione. Ora deve dimostrare la sua capacità di costruire ponti e raggiungere i compromessi necessari a superare lo stallo sulla riforma delle pensioni", sottolinea la consigliera nazionale verde liberale Melanie Mettler.

I verdi liberali vogliono mantenere il sistema a tre pilastri per le generazioni future. Pertanto, una riforma dell'AVS e della previdenza professionale LPP è attesa da tempo. Sarebbe stato necessaria una trattazione parallela di entrambe le proposte di riforma per consentire una valutazione complessiva e la formazione dell'opinione da parte della popolazione. I verdi liberali avevano quindi sostenuto un accoppiamento delle due proposte di legge, ciò che è stato respinto dal Parlamento. La decisione odierna del Consiglio degli Stati rende poco verosimile la possibilità di andare al voto a seguito di un probabile referendum sulla previdenza professionale entro la fine di questa legislatura. Questa decisione non rende giustizia all'urgente necessità di riforma e ai costi elevati costi generati da questa situazione di stallo.

Adeguare la previdenza professionale alle realtà di oggi
I verdi liberali sono favorevoli a una riforma della LPP e avanzano due richieste strutturali: ridurre la ridistribuzione da coloro che svolgono un'attività lavorativa a coloro che percepiscono una pensione e migliorare le condizioni previdenziali per i lavoratori a tempo parziale o con salari bassi, categorie dove figurano soprattutto le donne. La riforma deve avere lo scopo di garantire la sostenibilità finanziaria della previdenza professionale nel lungo periodo. La riduzione della deduzione di coordinamento e del tasso di conversione sono passi importanti verso un sistema pensionistico più equo e finanziabile in modo sostenibile.

La speranza è l’ultima a morire
La politica e la società hanno il compito di dimostrare che questo sistema sociale può essere riformato, per mantenere alta la fiducia nei principi fondamentali della nostra società e nel sistema previdenziale. A tal fine, il Parlamento deve presentare all'elettorato una legge che tenga conto in egual misura degli interessi degli assicurati e dei contribuenti delle generazioni attuali così come di quelle future.

I verdi liberali ritengono che la compensazione per la generazione di transizione sia in linea di principio appropriata, per evitare una doppia penalizzazione (alto tasso di conversione prima della riforma e rendite più basse dopo quest’ultima). Ciononostante, i verdi liberali sono a favore di un limite temporale per l’attuale meccanismo di finanziamento, per una chiara riduzione del fabbisogno di finanziamento grazie a soglie dinamiche e per un supplemento di rendita adattato ai bisogni, senza però escludere le compensazioni per le pensioni più basse (soprattutto quelle delle donne).

Le nostre preoccupazioni (sostenibilità finanziaria, equità, ecc.) trovano un largo consenso. Il Consiglio degli Stati ha ora di nuovo l’opportunità per dimostrare la sua capacità di creare ponti e trovare finalmente una maggioranza.