Stralcio sbagliato degli incentivi per le auto elettriche
Secondo quanto comunicato dai media, la Commissione ambiente, territorio ed energia del Gran Consiglio ha proposto di destinare i 6 milioni di franchi di incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli elettrici per sussidiare l’installazione delle colonnine di ricarica. Secondo il PVL Ticino questa decisione arriva in un momento poco opportuno. Gli incentivi all’acquisto delle auto elettriche sono uno strumento che ha dimostrato di funzionare. Molte persone hanno deciso di intraprendere il passo e acquistare un veicolo elettrico proprio con la prospettiva di ricevere un incentivo finanziario. In proporzione al prezzo di acquisto, sono proprio le fasce della popolazione con un ceto medio-basso che beneficiano maggiormente di questo incentivo, preferendo veicoli con un prezzo più contenuto. Se vogliamo ridurre le emissioni dovute al traffico motorizzato individuale, dobbiamo incentivare ora la mobilità elettrica. Incentivare l’installazione di colonnine di ricarica è importante, ma investire tutte le risorse in questa proposta è lacunosa per diverse ragioni.
Da una parte l’installazione di una colonnina di ricarica per chi è proprietario di una casa ha costi relativamente modesti. Sono inoltre già presenti diversi servizi che offrono la possibilità di installare una colonnina in affitto a costi contenuti. Il vero problema lo incontrano gli inquilini che abitano in palazzi privi di colonnine. In questo caso però non è un incentivo a risolvere il problema. La decisione finale spesso tocca ai proprietari e non agli inquilini. Nei palazzi datati servono inoltre lavori importanti per poter installare colonnine nei singoli garage o posteggi esterni. Per chi abita in appartamenti per un periodo limitato di pochi anni, l’investimento può non valere la candela. Traslocare dopo un paio di anni, quando l’investimento non è ancora ammortizzato, rende l’installazione poco attrattiva (anche se gli incentivi dovessero essere disponibili). Ecco allora che si ricorre alle ricariche tramite la rete di colonnine di ricarica sul territorio pubblico o presso il datore di lavoro. Pur avendo un costo per Kwh superiore alla ricarica domestica, complessivamente il prezzo maggiorato delle colonnine pubblica resta comunque inferiore rispetto all’ammortamento del costo di installazione che un singolo dovrebbe sostenere presso un condominio privato.
È possibile installare colonnine di ricarica in ogni momento, anche a distanza di anni dall’acquisto di un auto elettrica. L’acquisto di un auto avviene invece con cadenza meno regolare ed occorre incentivare il maggior numero di acquisti di veicoli elettrici in questo momento per ridurre considerevolmente le emissioni di CO2. Per questi motivi i verdi liberali si augurano che il Gran Consiglio decida di mantenere i 6 milioni di franchi preventivati per gli incentivi alle auto elettriche (con eventuali modifiche sulle regole del contributo versato dai concessionari) e limitare a 1.5 milioni di franchi gli incentivi per le colonnine di ricarica.
Imposta di circolazione da rivedere
In linea di principio il PVL Ticino è a favore di un’imposta di circolazione che prenda maggiormente in considerazione parametri ecologici come le emissioni di CO2. Tuttavia, le due proposte in votazione hanno importanti lacune nella nuova base di calcolo che la renderanno obsoleta in poco tempo. In sostanza il PVL Ticino ritiene che l’unica soluzione percorribile sia di creare due basi di calcolo distinte per i motori termici e i motori elettrici. Siamo convinti che occorra tenere in considerazione l’evoluzione parallela delle due tipologie di motore e che nel medio termine, questo è il nostro auspicio, la quota di veicoli elettrici in circolazione diventi dominante al punto tale da rendere le imposte di circolazione per auto a benzina irrilevanti per il budget cantonale.
Sia la proposta dell’Iniziativa “Per un’imposta di circolazione più giusta!” sia il controprogetto propongono una soluzione unica per tutte le tipologie di motori. Nel giro di pochi anni ci ritroveremmo quindi a dover modificare nuovamente il metodo perché un aumento importante delle auto elettriche in circolazione provocherebbe, con le proposte in votazione, un calo importante delle entrate.
Inoltre le proposte creano un disincentivo all’acquisto di auto elettriche. Oggi un auto elettrica (zero emissioni) paga un’imposta media di 182.-, mentre una monovolume (emissioni di 120g/km) di 451.-, ovvero 2.5 volte più cara. Con l’iniziativa “Per un’imposta di circolazione più giusta!” la differenza scenderebbe a 1.75 volte (210 franchi contro 120.- per l’auto elettrica). In questo modo si riduce l’incentivo a passare a un auto elettrica.
Il PVL Ticino raccomanda di bocciare entrambe le proposte. Nel caso entrambe le proposte dovessero venir approvate, la raccomandazione è di preferire il controprogetto del Gran Consiglio in quanto è più equilibrato e prende in considerazione anche altri parametri importanti come il peso del veicolo.